Per questo progetto ho scelto due foto di mio nonno alla scrivania: una è stata scattata nel 1978 e l’altra è opera mia, quindi recentissima. Mio complice e ispiratore è stato il nonno paterno, Oreste, che ha scelto con me la prima foto e ha collaborato per la seconda.

La prima foto, qui sopra, è stata stampata su carta ed è stata scattata da mia nonna con una macchina fotografica. E’ dell’anno 1978. Il luogo è la vecchia casa dei miei nonni che si trovava a Napoli, Vomero in piazza Immacolata. Mio nonno, Oreste Cafiero, mi ha raccontato che questa foto è stata realizzata in un giorno in cui stava correggendo dei compiti dei suoi alunni. Infatti, in quegli anni, insegnava Ingegneria all’Istituto Bernini di Napoli. Il nonno, ripreso frontalmente a mezzo busto alla scrivania, guarda sorridente verso l’obiettivo, mentre impugna una penna. Sul piano della scrivania si vedono libri ed una bella lampada con il paralume a ombrello. Il nonno mi ha spiegato che la scrivania la comprarono in quegli anni ed è chiamata “veneziana” perché con le sue linee morbide e la forma bombata, riprende lo stile degli scrittoi veneziani del 1700.Questa foto l’ho trovata in un album di foto di famiglia in casa dei miei nonni, in una delle tante librerie in salotto.

La seconda foto è digitale ed è stata scattata da me con il cellulare, il 29 marzo del 2021. Ho chiesto al nonno di ricostruire la stessa scena della prima foto così da notare le differenze. Il luogo è diverso: è la nuova casa dei miei nonni che si trova a Napoli, Vomero, in piazza Leonardo 29.
Oggi il nonno ha 82 anni, quasi 83. Secondo me è una bella foto sia come qualità sia come inquadratura. L’ho inquadrato dal basso ottenendo questo effetto leggermente convesso e il nonno, che sta al mio gioco, cerca di imitare l’espressione della prima foto sorridendo come incorniciato da un lato dal grande monitor di un pc e dall’altro da una lampada dalla base imponente che imita un vaso antico. La scrivania è sempre la stessa ma la grande novità è proprio il pc che ha quasi sostituito carta e penna: il nonno sta infatti digitando alla tastiera un testo. Il pc, nella versione del personal computer, entra nelle case degli italiani tra gli anni ’70 e ’80 del 1900 e oggi possiamo dire che è diffusissimo.
Secondo me ha rivoluzionato il nostro lavoro quotidiano, prima nel mondo del lavoro, ma oggi anche per molte altre esigenze e in questi ultimi due anni, a causa della pandemia, è stato importantissimo anche per noi studenti
È bravo mio nonno a tenersi al passo con i tempi!
Brava Jasmine! Noi nonni andiamo in visibilio quando i nostri nipoti ci coinvolgono per raccontare la loro storia o quella degli oggetti che ci hanno accompagnato per una vita. E poi questa complicità tra voi due che induce tuo nonno ad assumere gli stessi atteggiamenti del tempo che fu… Ma che belle cose che vi insegnano le vostre professoresse!!!
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