Qui è ritratta mia nonna Giovanna all’età di due anni, del settembre 1950.
Ogni estate mia nonna veniva invitata da suo zio Raffaele a trascorrere le vacanze con lui in un piccolo paese della Sila, Decollatura, in provincia di Catanzaro. Nella foto possiamo notare la piccola Giovanna che gioca con una sua parente di nome Giuliana; il suo giocattolo preferito in quel momento era un secchiello.
Insieme si trovavano nel giardino di casa, con grandi aiuole di dalie colorate.
Sullo sfondo possiamo notare un cane bianco, Lola, con il pelo lungo e soffice con il quale mia nonna giocava spesso.
Questo legame fra Lola e mia nonna ha sviluppato in lei un forte amore per i cani e tutti gli animali.
La mia nonna era la più piccola di casa e veniva attorniata da zii e cugini grandi i quali le insegnavano a riconoscere i tipi di ortaggi e le piante aromatiche. Spesso andavano nei campi dove i contadini mietevano il grano o bacchiavano i legumi. E già da allora nacque in mia nonna una passione per le attività rurali.
La nonna mi racconta che dopo cena uscivano per delle passeggiate a caccia di lucciole. Infatti, l’aria pulita, priva di inquinamento, favoriva l’esistenza di alcuni insetti che ora sono quasi estinti.
Dopo tutti questi racconti ho capito che la vita di allora era molto semplice: c’erano pochi giocattoli, niente televisioni, niente cinema, i suoi unici divertimenti erano andare nei campi e scoprire come raccogliere il grano, guardare incantata le lucciole, giocare con Lola.