Ho deciso di costruire la mia narrazione raccontando del matrimonio dei miei nonni materni e di quello dei miei genitori. In realtà dietro questa scelta c’è un motivo più profondo e personale. I miei genitori si sono separati due anni fa ed è stato difficile per me affrontare questo cambiamento. Confrontando questi due matrimoni voglio mettere in risalto la solidità delle unioni di una volta e il mio desiderio che un amore duri per sempre.
I miei nonni materni, Aldo Spina e Silvana Angelino, sono nati a Napoli, rispettivamente nel 1942 e nel 1944. Il nonno ha lavorato fin da piccolo nel negozio di abbigliamento del padre che, alla sua morte per un cancro ai polmoni, lasciò in eredità al figlio questa attività. Mia nonna invece ha lavorato per alcuni anni al Centro Direzionale di Napoli.
Aldo e Silvana si fidanzarono nel 1964. Erano innamoratissimi, inseparabili e certi di aver trovato incontrandosi l’amore di una vita.

Si sposarono il 4 settembre del 1969. Questa prima foto, a colori, fa parte dell’album fotografico che mia nonna conserva con cura.
Il matrimonio si svolse nella bella chiesa di Sant’Antonio a Posillipo, in una delle zone più panoramiche della città. Qui gli sposi sono rappresentati a figura intera: la nonna guarda in macchina mentre il nonno sposta lo sguardo a sinistra. Sono in chiesa e attendono il momento dello scambio delle fedi. Sullo sfondo si vedono gli invitati alla cerimonia.

In questa seconda foto ci sono i miei nonni ritratti in piano americano sorridenti, mentre tagliano la torta nuziale. Non tutti in quegli anni organizzavano un ricevimento in un locale; i miei nonni preferirono, dopo la cerimonia religiosa, accogliere gli invitati in alcuni locali della chiesa dove tagliarono la torta e scattarono alcune foto con gli invitati. Si concessero invece un breve viaggio di nozze in Italia.
In questa come nell’altra foto, si possono notare i vestiti degli sposi. La nonna indossava un abito molto semplice, estivo in seta bianca, e un cappello. Lei adora truccarsi, infatti nella foto si intravede l’ombretto color azzurro, secondo la moda del tempo che suggeriva colori vivaci. Il vestito dello sposo è quello classico.
Sono una coppia molto unita ancora oggi; il loro amore è indescrivibile. Prima si dava molta importanza al matrimonio e la separazione era poco frequente.
La legge sul divorzio fu introdotta in Italia il 10 dicembre del 1970 sostenuta dai partiti di di sinistra mentre era osteggiata dai democristiani, dalla destra e da altre forze politiche di quell’area. La polemica infuriò subito e anche gli italiani erano divisi su questa questione: soprattutto tra i cattolici (quindi la maggioranza della popolazione) era una questione molto sentita per l’indissolubilità del vincolo matrimoniale ritenuto inviolabile dalla Chiesa. Fu indetto un referendum per l’abrogazione della legge, il 12 e il 13 maggio del 1974, e gli italiani votarono per il permanere della legge sul divorzio. Nel sito Fare gli italiani, curato dall’Istituto Luce, ci sono video molto interessanti sia sulla legge che sul referendum.
Per il referendum ci fu una grande propaganda anche attraverso la televisione, che coinvolse pure personaggi dello spettacolo a favore di uno schieramento o dell’altro.
Questa legge è sicuramente un importante diritto civile conquistato ma penso che abbia modificato molto la società e mi chiedo se il grande numero di separazioni che ci sono oggi, e che sicuramente dipendono da cambiamenti culturali e sociali più vasti, non siano anche favorite dalla facilità con cui si può sciogliere il legame matrimoniale. Ho l’impressione che mentre ai tempi dei miei nonni un’unione si affrontava con impegno e cercando di farla durare nel tempo, oggi, di fronte ad una crisi, le coppie scelgono nella maggior parte dei casi la separazione senza considerare a fondo le possibilità di una riconciliazione. Forse dietro questa mia osservazione ci sono soprattutto la sofferenza che ho dovuto affrontare per la separazione dei miei genitori e il mio sogno di un amore che sia per sempre, come è per i miei nonni. Magari, con il tempo, cambierò idea.
I miei genitori, Paolo Capone e Giuliana Spina, si sono fidanzati nel 2001. Papà è nato a Pomigliano d’Arco, il 21 febbraio del 1972 e mamma a Napoli, il 21 marzo del 1974. Lui lavora nel campo delle assicurazioni e lei è un’insegnante.

Si sono sposati il 3 dicembre del 2003 ed erano contenti della loro scelta. La cerimonia religiosa si è svolta nella Chiesa di San Francesco di Paola, in Piazza Plebiscito. In questa foto, conservata in un album di mamma qui a casa, i miei genitori sono ritratti, in campo medio all’interno della basilica, dopo lo scambio della fede.
Il vestito della sposa è di seta, più scollato e completato da un lungo velo; quello dello sposo è il tradizionale abito scuro con giacca e cravatta.

In questa foto è rappresentato il taglio della torta durante il ricevimento per i parenti. Ci fu poi un’altra grande festa solo per gli amici. E’ un piano americano in cui entrambi appaiono sorridenti davanti alla torta nuziale a tre piani.

In quest’ultima foto invece viene rappresentata la festa dedicata agli amici. C’erano tanti invitati e si divertirono tutti. Si facevano giochi, si ballava, c’era il karaoke. Infatti in quegli anni i festeggiamenti per i matrimoni erano diventati molto più spettacolari.
Qualche giorno dopo i miei genitori partirono per il viaggio di nozze diretti in America.