In questa foto è rappresentato mio nonno paterno, Giuseppe Esposito, detto “Peppe”.
Se lui fosse qua con me sarebbe stato molto più semplice descrivere questa foto, ma purtroppo è volato via prima che io nascessi, ma ciò che scrivo mi è stato raccontato da mia nonna.
Questa foto ricorda un giorno in cui mio nonno aveva 13/14 anni ed era andato al bosco di Capodimonte in gita con i suoi amici.
Tutti avevano portato le biciclette, mentre lui aveva portato la chitarra che aveva comprato con le paghette settimanali che aveva dai miei bisnonni, Raffaele Esposito e Adele Cortese. La sua passione per la musica non si è fermata alla chitarra, ma in seguito suonava anche la fisarmonica e il pianoforte quest’ultimo si trova ancora a casa di mia nonna.
Nello sfondo troviamo I viali del bosco di Capodimonte, noto bosco della Campania.
Non si sa precisamente la data in cui è stata scattata questa foto, ma date le condizioni di essa, credo che sia stata scattata qualche anno prima degli anni ’60.
Nella foto che segue c’è mio padre, Luigi Esposito, ritratto nel 1978, quando aveva 4 anni. È stata scattata da mio nonno Giuseppe quando si trovavano in vacanza a Terracina, dove avevano fittato una casa per 2 mesi. Mio padre da piccolo amante specialmente delle navi, tanto che all’età di 18 anni partì come servizio di leva nella Marina militare. Nello sfondo troviamo la spiaggia di Terracina . Mio padre ha ancora una grande passione per le barche, ma visto che non ha molto tempo per prendere la patente nautica d’estate prendiamo in affitto un gommone ,su cui vi andiamo ogni domenica da maggio a settembre. Anch’io ho una grande passione per le barche e credo che mi sia stata trasmessa negli ultimi anni da lui.
MAMMA, ZIO RUSIK E LA NEVE
Nelle 2 foto che seguono sono rappresentati mia mamma, Mariya Parasunko, e, successivamente, suo fratello, mio zio, Ruslan Parasunko.
Queste foto sono state scattate da mia nonna, Svitlana Parasunko, nel 1989, quando mamma aveva 2 anni e mio zio 4 anni, mentre giocavano con la neve. Quell’inverno era speciale: era arrivata la mia bisnonna che viveva lontano, Olga Parasunko. Se vi state chiedendo perché nella mia famiglia Ucraina tutti hanno lo stesso cognome, è perché secondo la legge Ucraina, le donne dopo essersi sposate, prendono il cognome del marito, così la mia bisnonna Olga Pshenychuk che ha sposato il mio bisnonno Petró Parasunko, ha praticamente “cambiato” cognome ed è diventata anche lei una Parasunko. Ritorniamo alla foto: a mia mamma e a mio zio piaceva tanto giocare con la neve, e d’inverno in Ucraina, in quegli anni, le temperature arrivavano addirittura ai -30°c, ma i bambini comunque uscivano per giocare. Quel giorno fecero un bellissimo pupazzo di neve, che viste le temperature rigide, è rimasto fino alla primavera. Loro ancora oggi vorrebbero che qui a Napoli nevicasse, per ricordare il loro passato nella bellissima Leopoli, Lviv.