Sono Aldo Petrucelli della classe 3F e vi voglio raccontare una storia della mia famiglia .
Mio padre è nato in un paese in provincia di Lecce, Galatone, mentre mia madre è di Napoli.
Mio nonno molto giovane
Mio padre aveva il nonno materno che si chiamava Giovanni Calò, nato il 2 aprile 1901.
Il mio bisnonno era un artigiano intagliatore del legno e si sposò con la mia bisnonna che si chiamava Lucia Rizzo che era la maestra della scuola elementare del paese.
Nonna Lucia maestra a Galatone con la sua scolaresca nei primi anni venti del Novecento
Nella foto sopra è ritratta la mia bisnonna, Lucia, con una scolaresca. Nella foto la si vede al centro con un cappotto scuro, elegante con la stola di pelliccia in mano, in posa con tutti i bambini e con a destra la bidella. Mi colpisce il fatto che sia l’unica a non guardare verso il fotografo e di profilo. Come si noterà i bambini indossavano gli indumenti, comprese le scarpe, per le occasioni speciale, come la fotografia di classe. Ma si intuisce per alcuni la trasandatezza in quanto in quel periodo le condizioni economiche erano molto difficili. Deve essere inverno… alcuni bambini non hanno nemmeno il cappotto e si vede che soffrono il freddo.
Giovanni non trovava lavoro ed aveva problemi economici visto che doveva mantenere la moglie e 4 figli molto piccoli.
Nelle foto che seguono è ritratto durante e subito dopo la Prima guerra mondiale.
Nel 1937 il governo fascista prometteva della terra da coltivare nelle colonie dell’Africa ai contadini italiani. Il mio bisnonno aderì a questa offerta del governo fascista e si imbarcò per raggiungere l’Africa. Durante il tragitto scoprì una atroce verità: le terre nelle colonie gli sarebbero state assegnate solo se avesse partecipato alla guerra civile in Spagna per conto del governo fascista in supporto del dittatore Franco. Durante il viaggio le guardie fasciste lo addestrarono per combattere. Il mio bisnonno partecipò a molte battaglie. Di seguito sono riportate alcune pagine di una lettera del mio bisnonno alla mia bisnonna il 27 agosto 1937 inviata da Santander.
Dalla lettera si evince come il mio bisnonno oramai fosse diventato un soldato fascista convinto nella guerra in Spagna.
Il mio bisnonno cadde in combattimento in Spagna il giorno 10 aprile 1938 e fu seppellito nel Sacrario militare italiano a Saragozza.
A Galatone furono diversi i morti durante la guerra di Spagna e la Seconda guerra mondiale. Anche se il mio bisnonno è morto come combattente fascista, fu comunque ricordato dal Comune di Galatone, tanto che gli dedicò anni fa una strada.
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